Milan, rivelazione su Cardinale: quando viene a Milano e perché

Il Milan è ripartito con un nuovo progetto tecnico, ma in molti si chiedono quale sia il ruolo di Cardinale e quando venga a Milano: la verità

La scorsa stagione si è conclusa con immagini storiche per il Milan, ma non proprio in positivo, anzi. La dura contestazione subita dal club rossonero è stata seguita da una rivoluzione (l’ennesima) che era diventata inevitabile per il gioco espresso dalla squadra, alcuni comportamenti e la sensazione che parte di quel gruppo fosse arrivata al culmine dell’avventura a Milano.

Cardinale in primo piano
Spunta la verità sulla presenza di Cardinale a Milano (LaPresse) – controcalcio.com

Il cambio di direttore sportivo, quindi l’arrivo di Tare, è stato decisivo per affermare una nuova identità sul calciomercato. E poi Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano, nonostante le tante critiche ricevute negli anni, è una garanzia di risultati e lo sta dimostrando anche nella sua seconda vita nella Milano rossonera.

Ora si parla di scudetto, si gonfia il petto anche di fronte agli avversari migliori che offre la massima serie italiana, ma soprattutto si è tornati a pensare in grande e in sintonia con i tifosi. Un dato che non è proprio scontato. A proposito di tifosi, in molti continuano a nutrire dubbi sulla composizione societaria e i ruoli di Cardinale e Ibrahimovic. Nelle ultime ore, è arrivata una risposta molto chiara sul tema.

Luca Cohen svela i ruoli di Cardinale e Ibrahimovic

Chi segue Controcalcio sa bene che Luca Cohen è capace di portare notizie sul Milan praticamente in qualsiasi momento, anche durante la piatta pausa per le Nazionali. In particolare, l’insider ha scritto in maniera piuttosto chiara che “Cardinale viene frequentemente a Milano, anche nelle ultime settimane e segue da vicino tutto ciò che riguarda il Milan”.

Cardinale con Ibrahimovic
Luca Cohen ha fatto il punto sul lavoro di Cardinale per il Milan (LaPresse) – controcalcio.com

Insomma, voci e critiche che vedrebbero Cardinale disinteressato e lontano dalle questioni dei rossoneri sono state smentite. Non solo, perché ci sarebbe anche una vera e propria spartizione dei compiti con Ibrahimovic: “Ogni mansione pubblica è delegata, come sappiamo, a Ibrahimovic”, ha concluso Cohen.

Ai vertici del Milan, dunque, c’è maggiore ordine di quanto appaia all’esterno. Il calciomercato spesso ha lasciato questo dubbio, l’idea che ci siano troppe figure per pianificare cessioni e acquisti. Ora la sensazione, però, è che si sia riusciti finalmente a costruire una squadra di alto livello. Il resto lo dirà la continuità sul campo.

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