Non si respira una bella atmosfera a Formello tra il direttore sportivo e il tecnico soprattutto su alcune scelte legate alla lista da poco cambiata
Che qualcosa fosse forzato, che non andasse per il verso giusto si sapeva ma forse c’è di più rispetto a quello che appare. La Lazio non è partita benissimo in questo campionato anzi come peggio non si potesse vedere, ma dietro a ogni situazione ci sarebbe una bel disordine.

Non è soltanto l‘avvio di campionato che non è stato positivo, ma anche tutto quello che è successo prima, come non aver detto sinceramente a Sarri che il mercato era bloccato, invece di fare riunioni di mercato per capire quali giocatori si potessero prendere. E invece in quella circostanza, pare, che la società già sapesse ogni cosa, ovvero che non si poteva fare niente.
Ma ha fatto credere al tecnico che si potesse fare qualcosa e l’ha spinto a firmare il contratto, poi è venuto fuori tutto e l’allenatore non l’ha preso bene inizialmente, poi ci ha ragionato e ha accettato comunque di andare avanti. Ma il gelo o qualcosa di simile è rimasto. Poi la possibilità di arrivare a Insigne che era svincolato e che ha rifiutato varie proposte per aspettare la Lazio, ma in quel frangente pubblicamente Fabiani aveva detto che non era nei piani. E anche lì Sarri non è che ci sia rimasto benissimo ma ha continuato a parlare col ragazzo.
L’esclusione di Dele dalla lista ha creato il caos
Una situazione che va avanti da diverso tempo e una divisione che c’è anche se non è insanabile, anche perché mentre i due si contrastavano, sarebbe intervenuto Lotito per cercare di mettere le cose a posto, di mediare e intanto andare avanti. Su Insigne, ad esempio, è il presidente che ha parlato con D’Amico il manager del giocatore, spiegandogli come stavano le cose e se ci sarà chiarezza, l’affare si potrebbe fare.
Ma quello che ha alimentato la tensione in queste ore è la scelta sul giocatore da togliere nella lista per far entrare il centrocampista Basic, vista la fortissima emergenza che c’è nel reparto, considerato che Rovella sarà fuori un mese e mezzo, Dele Bashiru pure e Vecino non è ancora pronto, in più ci sono le squalifiche di Belahyane e Guendouzi, quindi di centrocampisti a disposizione ce ne sono appena uno, Cataldi. Basic insomma, doveva essere reintegrato per forza.

Il crac c’è stato proprio perché Sarri ha modificato la scelta negli ultimi giorni e quando sembrava orientato a estromettere Lazzari, perché in rosa ci sono cinque terzini, invece ha cambiato idea e ha messo fuori Dele Bashiru, il nigeriano che aveva portato Fabiani l’anno scorso.
E questo ha fatto infuriare il direttore sportivo che ha accettato la richiesta ma non sembra averla condivisa anche perché il centrocampista è un patrimonio e per la Lazio è una beffa mettere fuori un giocatore che è stato acquistato un anno fa. Un bel dilemma e un bel caos.