E’ uno dei casi più spinosi che riguarda la società giallorossa con un intero ambiente che chiede al club di risolvere in fretta la situazione
Neanche il tempo di mettere la firma e il piede a Roma che Gasperini deve far fronte a una grana che riguarda il portiere della squadra, uno dei migliori d’Italia e forse d’Europa. Ma la società giallorossa sta seriamente rischiando di perderlo.

E’ il caso di Mile Svilar, uno dei giocatori più celebrati del campionato e che meglio di tanti altri suoi colleghi ha fatto in questa stagione che è appena terminata. La Roma sa bene di avere uno dei portieri più forti, ma sa altrettanto bene che il suo rinnovo di contratto va avanti da tanto tempo. Le parti non riescono a trovare un accordo e il giocatore si sta spazientendo.
Per la verità la grana va avanti da almeno due mesi, con gli agenti del giocatore che avevano avuto rassicurazioni da parte della società di risolvere il tutto appena terminava il campionato, ma così non è avvenuto e Svilar, soprattutto i suoi procuratori, hanno cominciato a parlare con atre società che hanno offerto tanti soldi in più rispetto a quelli che offre la Roma.
Sul portiere della Roma c’è la fila, il Milan tenta il blitz
Il club guidato da Friedkin si era ripromesso di poter risolvere la situazione, perfino i proprietari del club erano scesi in campo ma senza le dovute cautele e soprattutto le convinzioni e le armi necessarie per chiudere la trattativa. La Roma ha offerto 2,5 milioni di euro per quattro anni, ma Svilar ne vuole almeno 3,5 per arrivare a 4 per quattro anni.
Una somma che per la Roma è ritenuta eccessiva, tanto che altre società hanno offerto anche di più come il Bayern Monaco, il Chelsea e anche il Milan che nelle ultime ore ha capito che potrebbe trovare terreno fertile sia con il giocatore ma anche con la società visto che in ballo c’è il discorso relativo a Saelemaekers.

Ora non resta che aspettare e vedere quel che succede da qui ai prossimi giorni, ma ci sono sensazioni brutte con la tifoseria che non prenderebbe bene la partenza di un suo top-player.