La Juventus riflette sul futuro di Allegri. Spunta un nuovo sostituto, sottovalutato dall’opinione pubblica nonostante i risultati.
Sono giorni di profonde riflessioni per la Juventus. Le recenti delusioni vissute in campionato, l’ampio gap dalla vetta occupata dall’Inter e le criticità emerse a livello di gioco hanno infatti rimesso in discussione il futuro di Massimiliano Allegri. Il tecnico è legato al club fino al 30 giugno 2025 tuttavia il divorzio tra le parti ha diverse chance di concretizzarsi già al termine dell’attuale stagione. A confermarlo è il fatto che la dirigenza, seppur sotto traccia, ha cominciato a vagliare una serie di possibili sostituti del livornese.
Una delle strade battute conduce a Thiago Motta, principale artefice del sorprendente Bologna che mira ad ottenere la qualificazione alle coppe europee. L’allenatore italo-brasiliano, in particolare, è riuscito a valorizzare l’intera rosa a disposizione facendo crescere a livello esponenziale soprattutto Joshua Zirkzee, Lewis Ferguson e Riccardo Calafiori.
Inoltre, ha saputo rilanciare Riccardo Orsolini rendendolo un cecchino quasi infallibile in area di rigore avversaria (9 gol nelle 21 apparizioni fin qui registrate).
I felsinei, in campo, giocano seguendo una precisa identità occupando gli spazi e costruendo, in maniera corale, la manovra di gioco. Da qui l’idea del direttore sportivo Cristiano Giuntoli di iscriversi alla corsa e provare a sondare la disponibilità dell’allenatore a trasferirsi a Torino nella prossima estate.
I contatti sono scattati tuttavia la folta concorrenza, composta dal Napoli e dal Milan, ha spinto il manager ex Napoli ad elaborare dei piani alternativi e a valutare altri profili.
Proprio il futuro di Allegri è stato al centro dell’intervento ai microfoni di ‘TvPlay’ del giornalista Camillo Demichelis che, nell’occasione, ha accostato un nuovo nome alla panchina bianconera. “Uno degli allenatori più sottovalutati della serie a è Vincenzo Italiano, che non escluderei come eventualità per la panchina della Juventus. Molti dicono che non sappia difendere: è vero che ci sono degli errori, ma non penso che la fiorentina abbia perso la finale di Conference League perché non sa difendere”.
Sullo sfondo, poi, restano le suggestioni Antonio Conte e Zinedine Zidane: affascinanti per il popolo juventino quanto impegnative per le casse societarie. Il casting è destinato a proseguire nelle prossime settimane. Il confronto decisivo tra Giuntoli e Allegri (che percepisce 9 milioni netti all’anno) avrà luogo tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio: work in progress in casa bianconera.
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