La Juve si muove sul calciomercato per rivoluzionare in maniera radicale il centrocampo: può arrivare davvero il nuovo Modric
La squadra di Luciano Spalletti deve ancora decollare sul campo, ma non è semplice per il tecnico di Certaldo cambiare gioco e convinzioni a stagione in corso e con poco tempo prima di perdere terreno. L’ultima vittoria in Champions League contro il Bodo/Glimt rappresenta un’iniezione di fiducia importante, ma non basta.
La sensazione è che i problemi non manchino nella costruzione della rosa e che gli errori commessi in estate sul calciomercato siano ben visibili sul campo. In particolare, in molti stanno puntando il dito contro il centrocampo bianconero. Semplicemente, manca qualità nella zona nevralgica e nella costruzione dell’azione. E per questo si punterà a rivoluzionare il reparto.
Centrocampo da rifare: ora la Juve si muove
La mediana costituita da Thuram e Locatelli rappresenta una buona cerniera in fase difensiva, ma quando si tratta di impostare l’azione, non mancano i problemi. Per questo, una delle priorità e delle massime richieste di Spalletti sarà un calciatore con i piedi buoni, in grado di fare la differenza e smistare il gioco.
Può essere anche un calciatore di esperienza come Bernardo Silva. Il portoghese è in scadenza di contratto con il Manchester City e non rinnoverà l’accordo. Può giocare come mezzala, ma non è detto che non venga arretrato con due calciatori al suo fianco e un trequartista in meno.
Ha ancora tanto da dare e a parametro zero sarebbe un colpo in grado di fare la differenza. Spalletti saprebbe valorizzare al massimo le sue doti, ma potrebbe anche non essere l’unico ad arrivare con quelle qualità tecniche.
Occhi su Bernabé: Spalletti non molla
Un profilo simile, ma più giovane e futuribile è quello di Adrian Bernabé. Nell’ultimo anno e mezzo è stato spesso frenato dagli infortuni con la maglia del Parma, ma quando è stato a disposizione non ha fatto mancare il suo contributo, realizzando anche due gol stupendi contro Inter e Milan.
Spalletti potrebbe impostarlo come un nuovo Pizzarro, bravo nel divincolarsi dal pressing avversario, ma anche nel rifinire l’azione negli ultimi 30 metri.
Con lui e Bernardo Silva la Juve diventerebbe una squadra molto diversa, capace di controllare il gioco e di non subire quello avversario. E Locatelli sarebbe solo un’alternativa, senza obblighi di titolarità.