Una decisione che sta facendo discutere e c’è chi potrebbe pagarne le conseguenze anche per le altre partite della stagione
Una sfida a cui nessuno vuole rinunciare anche perché Roma-Napoli si prospetta una partita non tanto e solo delicata ma potrebbe anche essere decisiva a questo punto della stagione, vista la situazione in classifica e il calendario delle prossime gare. Ma un protagonista non ci sarà sicuramente.

E in questo momento è una persona a cui tanti devono molto e senza di lui potrebbero esserci anche dei problemi di fiducia e consapevolezza. A pagare dazio non sarà il Napoli, ma la Roma perché non avrà un personaggio che è l’autentica svolta della stagione. Già perché Roma-Napoli sarà priva di Giampiero Gasperini a causa di una squalifica che verrà ufficializzata nelle prossime ore.
Tutto è riconducibile alla partita tra Roma e Cremonese e a un episodio nello specifico, ovvero con la decisione di dare un rigore alla squadra di casa. Da quel momento, il tecnico giallorosso ha perso la testa iniziando una sfida personale con Ayroldi, ma soprattutto col quarto uomo Crezzini, reo di aver segnalato al direttore di gara i continui improperi e le successive polemiche dell’allenatore della Roma.
Per Gasp niente sfida con Conte
Tutto è cominciato nel primo tempo con la decisione di rifilare un giallo a Ziolkowski perché secondo il tecnico della Roma, il direttore di gara non avrebbe visto prima che c’era stato un fallo su Wesley e non era stato sanzionato né con la punizione, ma nemmeno con una sanzione. E lì è iniziato tutto. Poi a scatenare il tecnico è stata la decisione poi rivista dal Var di assegnare il rigore contro i giallrossi.
Sono partite polemiche e siparietti a non finire soprattutto col quarto uomo al quale Gasperini avrebbe detto di tutto, anche se lui stesso nega replicando: “Ma io non gli ho detto nulla, certo sarebbe stato meglio che mi avesse spiegato il motivo del rigore dato…“. Alla fine il direttore di gara non ha potuto far altro che ammonirlo prima e poi, seguendo nelle proteste, ad espellerlo direttamente e cacciarlo dal campo. Una decisione che costringerà l’allenatore della Roma a vedere la gara dal gabbiotto dello stadio Olimpico, ma non in panchina.

Un’assenza grave per la Roma anche perché con Gasperini in panchina la squadra potrebbe perdere un elemento di fiducia, una vera e propria guida. Il tecnico dirigerà tutto dal gabbiotto dello stadio Olimpico, collegato in diretta con la panchina, ma non è la stessa cosa. E più di qualche giocatore lo sa bene.