Il centrocampista croato è l’uomo del momento in casa biancoceleste e non solo, tanto che su di lui si sono spostate alcune attenzioni
Una favola che nemmeno lui pensava di vivere, soprattutto in questo modo. Ma il calcio regala spesso racconti di questo genere e per Toma Basic è senza dubbio il momento più bello da quando è alla Lazio, in serie A e in Italia. Mai vissuta una gioia del genere. Ed è una bella storia perché a Formello era ormai uno degli ultimi, mentre adesso è un pezzo forte della squadra di Maurizio Sarri.
Ha passato un’estate intera da quasi epurato, lo era a tutti gli effetti, ma si allenava con la squadra tutti i giorni, facendo il ritiro sin dall’inizio, anche questa è stata la sua fortuna. Mai una parola fuori posto, mai una polemica, sempre a testa bassa a lavorare.
Fu Igli Tare a portarlo in Italia nell’estate del 2021, quasi sul finire del mercato, con una trattativa che si era quasi trasformata in telenovela perché il Bordeaux, la sua ex squadra, era in crisi finanziaria e voleva venderlo ad un prezzo maggiore rispetto a quanto l’ha venduto.
Arrivato tra tanta curiosità e promesse, alla fine Sarri non ci ha puntato tanto, ma nemmeno Tudor e lo stesso Baroni. E’ andato in prestito sei mesi alla Salernitana, poi una volta scesa in serie B è rientrato a casa, a Formello. Con Baroni tanti allenamenti, ma nessuna occasione ed era così anche con Sarri, ma il mancato mercato da parte della società e non voler andare a Cremona, ad esempio, hanno fatto sì che Basic restasse alla Lazio, ad allenarsi con i compagni per 1,3 milioni di euro fino a giugno del 2026. Poi la grande occasione e la storia cambia.
L’infortunio di Dele Bashiru, lo stop forzato di Rovella e le due squalifiche di Guendouzi e Belahyane gli hanno aperto la porta del paradiso, con Sarri che l’ha reintegrato subito e dopo appena due giorni era titolare a Genova a Marassi, dove impressiona per lucidità, semplicità e umiltà.
Si ripete nella gara successiva e ancora quella dopo a Bergamo fino all’exploit con la Juve, con quel gol che ha permesso alla Lazio di vincere una partita importantissima. Fondamentale per tanti aspetti.
Lui è adesso diventato uno dei beniamini della tifoseria che a suon di prestazioni si è letteralmente conquistato. Un periodo magico per questo ragazzo croato che, col suo sinistro da trenta metri, ha fatto in modo di far esonerare il suo connazionale più famoso e tecnico della Juventus Igor Tudor, lo stesso allenatore che non gli ha dato nemmeno una chance. Ora tutto cambia, ma non solo per il presente ma anche per il futuro. La Lazio però deve stare attenta perché potrebbe perdere il suo eroe.
Dalle stalle alle stelle, ed è proprio il caso di dire così, anche perché Basic era stato trattato in tutti i modi per piazzarlo lontano dalla Lazio, ma adesso queste prestazioni cambiano tutto e anche per il futuro. Già perché queste sue prestazioni obbligano la società a fare delle valutazioni su questo ragazzo che, paradossalmente, nel suo ultimo anno di contratto tra un paio di mesi potrebbe accordarsi con qualsiasi società e non mancano gli interessamenti.
C’erano prima, figuriamoci adesso e più si va avanti, più aumentano. Lotito deve pensare se rinnovare il contratto a un ragazzo che stava più fuori che dentro a un progetto che lo potrebbe vedere tra i protagonisti.
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