Su Controcalcio, la polemica innescata su Leao continua: il nostro opinionista commenta caustico le dichiarazioni di Cassano e rilancia
Si è detto tanto in questi giorni su Rafael Leao, autore di prestazioni non entusiasmanti al suo rientro in campo, e sull’apporto che sembra o meno in grado di dare al Milan attuale. Sul portoghese, si è espresso in maniera alquanto velenosa anche Antonio Cassano, che lo ha criticato duramente.
L’ex attaccante barese, qualche giorno fa, a ‘Viva El Futbol’ ha sparato a zero contro il portoghese. Affermando di essere irritato perché “pensa di essere un fenomeno ma non lo è. Non ha idea di calcio, non sa giocare spalle alla porta, non sa calciare così bene né di destro né di sinistro. Funziona quando si porta avanti la palla e può andare in velocità ma basta così. Io a 26 anni ero già andato e tornato dal Real Madrid“. Soprattutto quest’ultima frase, però, scatena a sua volta dibattito. E Damiano Er Faina, su Controcalcio, va all’attacco senza pensarci due volte.
Cassano-Leao, Er Faina non ci sta: “Nel calcio di oggi farebbe fatica”
In riferimento a quello che è stato il cursus honorum del barese, nel corso di una delle nostre classiche dirette su Twitch, il nostro opinionista ritiene che le cose, oggi, andrebbero in maniera molto diversa.
“Il calcio di oggi è diventato molto atletico e fisico, devi fare avanti e indietro, devi aiutare la squadra, legare il gioco, farlo diventare associativo, si corre tanto – ha affermato Er Faina – Altro che Real Madrid, oggi Cassano non sarebbe titolare in nessuna tra Napoli, Inter, Milan e Juventus. La domanda diventa un’altra, vi chiedo: quanti giocatori del passato, di 25 anni fa, oggi giocherebbero in Serie A?”.
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Uno spunto di riflessione sicuramente interessante, che solleva anche le risposte di molti membri della nostra community. Su Instagram, sono in tanti a non concordare con Er Faina. Un parere piuttosto condiviso da tanti utenti che commentano sulla nostra pagina è che la qualità di Cassano farebbe comunque la differenza, in un contesto italiano e non solo che si è impoverito dal punto di vista tecnico. E anzi, molti appassionati ritengono che bisognerebbe ripartire proprio dalla tecnica di base.