Milan, ultima chiamata per Leao: il piano Marshall di Tare, Allegri e Ibra

La società rossonera sta cercando di parare i colpi per la furia dei tifosi che si sta accanendo contro il giocatore portoghese

Mollare mai e poi mai, crederci sempre. E’ il leitmotiv che muove la vita di Max Allegri, per questo dalla gara persa con la Cremonese, dove era affranto ma non demoralizzato, a quella con la Juve dove era furente perché sa bene dove potrebbe arrivare il suo “nuovo” Milan. E, più di tutti, ce l’aveva con Rafa Leao.

Rafa Leao dopo aver segnato un gol
Milan, ultima chiamata per Leao: il piano Marshall di Tare, Allegri e Ibra (Ansa Foto) Controcalcio.com

Pensare che una delle motivazioni per cui aveva subito accettato il ritorno al Milan, al di là dei progetti e delle ambizioni di rivalsa, era, ed è, proprio perché nella squadra rossonera c’erano, e ci sono, dei giocatori in grado di fare la differenza. E tra questi, forse al primo posto, c’è Rafa Leao.

Si, proprio il portoghese, quello che secondo il tecnico, se vuole potrebbe cambiare le partite da solo, ma non una sì e dieci no, ma molto di più. Era, ed è convinto che nelle sue mani questo ragazzo che ha un talento prodigioso e una forza devastante potesse rendere al meglio.

Max è così, sa bene quali possano essere i suoi limiti, ma sa anche riconoscere il talento e la forza di un giocatore che può fare la differenza. I calciatori estrosi e quasi sbagliati, un po’ come era lui, anche per questo aveva la certezza che Allegri poteva, e può, fare meglio, molto meglio rispetto a chi l’ha preceduto.

Ed è anche per questo che il suo rapporto con questo ragazzone portoghese è un po’ di odio e amore, come quella frase prima di entrare in campo: “Oh Rafa non mi far incazzare eh…“.

Tare e Ibra preparano con Max il rilancio di Rafa

Il problema è stato il suo ingresso prima col Napoli, ma lì era quasi giustificato perché era il suo rientro in campo, e soprattutto con la Juve, con quei minuti dove poteva fare la differenza anche da centravanti, ma invece con quel suo atteggiamento che sembra quasi faccia un favore ha fatto infuriare tutti.

Al Milan nessuno è preoccupato anzi sono tutti convinti che, prima o poi, questo ragazzo possa stare tranquillo ed esprimersi come sa. Zlatan Ibrahimovic lo conosce meglio di tutti, avendoci giocato insieme e avendolo spronato e seguito tanto, come fa un papà con il proprio figlio.

E per un periodo aveva anche funzionato, ora però pare sia necessario un altro intervento. Stavolta Ibra lascerà fare anche se con il direttore sportivo Igli Tare avrebbero messo un piano per dare man forte all’esterno/trequartista portoghese.

Un modo per cercare di farlo rendere al meglio ma per lui è l’ultima chiamata anche perché i due, che ci parleranno, gli metteranno davanti la possibilità e la responsabilità di poter essere un trascinatore tecnico. Il Milan su di lui ha investito tanto con quel rinnovo di due anni fa a circa 7 milioni di euro a stagione. E’ arrivato il momento di guadagnarseli, altrimenti arrivederci.

Il diesse Tare, Ibrahimovic e Allegri mentre parlano a Milanello
Tare e Ibra preparano con Max il rilancio di Rafa (Ansa Foto) Controcalcio.com

Una volta tornato dalla nazionale, Igli Tare e Ibrahimovic, più Max Allegri si metteranno in cerchio attorno a Rafa Leao e ci parleranno come se fossero gli zii, ma con la raccomandazione di iniziare a impegnarsi e dare tutto quello che ha sempre e comunque.

Non vogliono assillarlo, ma avere la garanzia che possa diventare il fulcro del gioco milanista. Allegri lo vuole responsabilizzare e dargli ancora più fiducia ma deve dare qualcosa in più. Dovrà essere più cattivo e diventare il leader tecnico della squadra.

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