Le due vittorie dell’Italia non sono sufficienti: la goleada della Norvegia fa tornare le critiche e il pessimismo sulla qualificazione degli Azzurri
Non sono concessi errori nel percorso dell’Italia, non ora che si deve abbassare la testa e continuare a lottare per centrare l’obiettivo di tornare a giocare un Mondiale, che fino a qualche anno fa sarebbe stato paradossale, oggi è una triste realtà. Ed è sempre più difficile uscirne, a questo punto.

Un dato di fatto che Gennaro Gattuso sta cercando di contrastare con poco tempo a disposizione e la necessità di fare subito bene dopo una gestione, quella di Luciano Spalletti, ancora una volta sportivamente insufficiente e al di sotto delle aspettative.
Le due vittorie contro Estonia e Israele hanno mostrato finalmente grinta e il volto di un’Italia che sta tirando fuori gli attributi per cercare di rimontare la classifica. Allo stesso tempo, le mancanze sotto il profilo difensivo sono davvero troppe per essere ignorate – compresi due autogol assurdi.
La vittoria della Norvegia e le critiche di Er Faina
Ieri è arrivata un’ulteriore doccia fredda. La Norvegia ha mandato un segnale netto nella sfida a distanza con l’Italia e ha vinto con un nettissimo 11-1, un punteggio quasi estraneo al calcio nelle proporzioni, ma che ha mostrato ancora una volta tutte le sue qualità e la capacità di vincere le partite con un attacco straripante – Haaland sorvegliato speciale.

Un risultato del genere ha portato ancora più sfiducia mediatica in un ambiente che si sta rialzando a fatica. Damiano Er Faina ha fatto tornare tutti con i piedi per terra, prendendosela ancora una volta con Gattuso e soprattutto con la gestione di Gravina. Insomma, Coccia non sembra per nulla soddisfatto dalla scelta del nuovo Ct, anzi crede le cose non subiranno una svolta così netta come in molti vogliono far passare.
Dopo il 11-1 della #Norvegia, Se tutto va bene andremo a fare il playoff per il mondiale. Ehh ma abbiamo l’urlo di ringhio e il grande #Gravina come presidente.
— Damiano Er Faina (@Erfaina1988) September 9, 2025
A questo punto, e con una differenza reti totalmente sbilanciata, la prospettiva più concreta non è più lottare per il primo posto, ma per quello che garantirebbe all’Italia i playoff. E a quel punto bisognerà fare in modo di scrivere un epilogo diverso rispetto alle ultime volte, storiche ma non in positivo.