Il centravanti ne ha combinate di cotte e di crude, ma è anche vero che per la società resta un patrimonio
Una storia particolare. E strana, quasi paradossale che solo il calcio può regalare a questi livelli, nonostante girino milioni e milioni di euro, anche perché se qualsiasi dipendente in qualunque ambito di lavoro si fosse comportato come Ademola Lookman, sarebbe stato messo alla porta. Ma non è questo il caso, nonostante i Percassi abbiano avuto una grande tentazione anche per dare l’esempio. E non è detto che non avvenga magari in modo diverso.
D’altronde ha fatto tutto da solo il giocatore anche se parte della responsabilità ce l’ha pure l’Inter che ha fatto credere al ragazzo che avrebbero fatto di tutto e di più per portarlo a Milano. Ma non è stato così anzi, da un certo punto di vista, è stato anche peggio.
Lui appena c’è stata l’eventualità di una cessione si è comportato in maniera scriteriata nei confronti di chi l’ha portato in Italia e l’ha fatto diventare un calciatore importante. E’ vero che ci ha messo tanto del suo lo stesso Lookman, con prestazioni e gol da favola, indimenticabile la tripletta nella finale d’Europa League, ma sia col Psg e soprattutto con l’Inter da una possibilità che potesse avere ragione è passato nel giro di pochissimo tempo al torto.
Ora l’Inter e qualsiasi altra squadra non c’è più, a parte un’ipotesi remota dalla Turchia ma sia il Galatasaray che il Fenerbahce non hanno spinto a dovere per convincere l’Atalanta che sempre da 45 milioni parte.
Lookman dovrà chiedere scusa e rimettersi in riga
Il giocatore resterà a Bergamo, ma in quale modo? L’Atalanta prenderà delle decisioni in merito al suo comportamento e non saranno lievi, ma allo stesso tempo non può permettersi di svalutare e danneggiare quello che è comunque un patrimonio tecnico molto importante.
Reinserirlo in gruppo non sarà un problema, anche se dovrà meritarsi la titolarità. L’infortunio di Scamacca potrebbe agevolarlo, ma dovrà mettersi sotto lo stesso. E’ quello che gli ha fatto capire anche Juric, nonostante lui prosegua un lavoro differenziato considerato che gran parte della preparazione l’ha saltata.
E fin qui c’è il fattore tecnico che è una parte importante, ma resta quello ambientale da non trascurare affatto anche perché i tifosi bergamaschi l’hanno pesantemente contestato e non dimenticano tanto facilmente quello che ha fatto e soprattutto quello che ha detto.
Sarà importante l‘atteggiamento che deciderà di avere la società sul giocatore in relazione ai tifosi, ma non sarà facile anche se basterà tornare a segnare ed essere determinante per mettere tutto a posto. O in parte.
Sarà una lunga e complicata risalita da parte di Lookman che, si racconta, non ha proprio facile la vita a Bergamo anche perché da idolo incontrastato ora è quasi odiato se non del tutto. Lui dovrà andare avanti, tentando di rimettersi a posto fisicamente e mentalmente. E poi dovrà far parlare i gol e le prestazioni, per sé e per l’Atalanta. Ci riuscirà?