Qualcosa sta accadendo nella trattativa che vede coinvolti il presidente Lotito e l’entourage dell’ex fantasista del Napoli
Uno slancio, una possibilità. Lorenzo Insigne freme, scalpita per tornare a giocare e le offerte non gli mancano di certo, ma lui sta stoppando tutto perché vorrebbe ricongiungersi con il suo vecchio allenatore Maurizio Sarri che quando erano a Napoli avevano un feeling tutto loro. Ed è anche per questo che l’ex napoletano sta aspettando.
Ma cosa aspetta per la verità? Perché nonostante sia svincolato dal primo luglio ed è un giocatore corteggiato e appetito da diverse squadre ancora non ha firmato per nessuno? Perché la Lazio, che ha il mercato bloccato, sta cercando di capire se potrà tesserarlo a breve, si intende fine ottobre o novembre o addirittura aspettare gennaio.
Ma questo ancora non si sa. O meglio è quello che sta cercando di capire Lotito. E’ lui che sta parlando quasi ogni giorno con Andrea D’Amico, l’agente che sta seguendo Insigne in questa situazione, per provare a capire come si potrà e se soprattutto si potrà fare.
Entro metà settembre il patron biancoceleste ha assicurato i procuratori e il giocatore, ma anche l’allenatore che potrebbe avere più chiaro il quadro. Una possibilità pare ci sia, ma è Lotito in persona che sta studiando le norme e sta cercando di capire se c’è una finestra sulla quale buttarsi.
Il presidente della Lazio ha il traguardo del 30 settembre, ovvero presentarsi per quella data con l’indice del costo del lavoro allargato risanato. E’ questo il nuovo parametro che serve per sbloccare la situazione. Detta così appare facile, ma è un po’ più complesso di quello che sembra. E’ il parametro che stabilisce la situazione economica delle squadre di Serie A all’interno di una stagione.
Una serie di quadri che dovranno per forza di cose incastrarsi e combaciare tra il rapporto tra i costi come gli stipendi, commissioni e ammortamenti, più i ricavi, e che per questo 2025-26 non deve superare la soglia dello 0,8: ossia la Lazio in quel caso può spendere solo l’80% dei ricavi. Ed è per questo che la Lazio ha il mercato bloccato, ovvero non può tesserare nessuno a meno che tutti i tasselli vadano a posto e dal primo gennaio si può inquadrare la situazione e muoversi senza problemi.
Lotito sta provando a capire se la nuova commissione esterna alla Federcalcio e messa dal Governo gli dà il semaforo verde per operare. E se lo potrà fare a gennaio, probabilmente con il via libera potrebbe anche tesserare uno svincolato prima del termine previsto.
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