Si sta aprendo una falla pericolosa per il giocatore che forse ha sottovalutato alcuni aspetti regolamentari
Da operazione di mercato a rischio regolamentare. Ademola Lookman sta rischiando grosso e potrebbe rovinare una carriera fin qui brillante e importante, almeno in Italia e all’Atalanta. Ma il suo atteggiamento potrebbe portarlo a condizioni molto serie dal punto di vista regolamentare.
Un conto è mettersi di traverso e tentare di forzare la situazione, togliere le foto dell’Atalanta sul profilo ufficiale e sulla bio (cosa davvero triste e a tratti maleodorante ndr), un atteggiamento che si commenta da solo, un’altra è non presentarsi agli allenamenti di proposito e mettersi nella condizioni non solo di avere torto, ma di rischiare prima la sospensione dello stipendio, poi un richiamo al contratto collettivo e al Collegio Arbitrale, senza dimenticare che ci sono in ballo normative Uefa e Fifa molto rigorose anche sui calciatori che non rispettano le regole.
Ademola Lookman, probabilmente consigliato (male) dai suoi agenti sta cercando di forzare la mano e di mettere l’Atalanta nelle condizioni di vendere, ma il club di Bergamo, anche per le parole che ha usato Percassi junior in conferenza stampa, non è favorevole a questo genere di atteggiamento e se dovesse continuare in questo modo, il giocatore andrebbe incontro prima alla sospensione dello stipendio, poi se non si blocca, l’Atalanta potrebbe anche andare avanti e adire le vie legali.
Lookman non ha preso in considerazione il fatto che è sì un calciatore, ma pur sempre un dipendente che è vincolato da un contratto con un club professionisti, regolato, per l’appunto dal contratto collettivo tra Serie A e Associazione Italiana Calciatori. E in questo caso specifico prevede che il club possa sospendere la retribuzione di un calciatore qualora “non si presenti agli allenamenti a seguito di tre convocazioni, ad almeno 48 ore di distanza l’una dall’altra nello spazio di una settimana”.
Una mossa poco furba da parte del giocatore anche perché le regole sono chiare da questo punto di vista considerato che “l’obbligo di versamento della Retribuzione, nella parte sia fissa sia variabile, da parte delle Società è sospeso, previa Comunicazione a partire dalla data di decorrenza di una delle due seguenti circostanze e per tutta la sua durata […] se il Calciatore sia irreperibile per tre convocazioni ad allenamenti o gare a distanza di almeno quarantotto (48) ore una dall’altra nell’arco di almeno sette (7) giorni“.
Il giocatore ha un contratto che scadeva a giugno del 2026, poi si è automaticamente rinnovato fino al 2027 a circa 1,8 milioni di euro, quindi non è che può tergiversare più di tanto. L’Atalanta ci ha quasi passato sopra e in qualche modo ha invitato i suoi agenti al ragionamento, spiegando pure che se l’Inter si avvicina anche di poco, pare che bastino almeno 3-4 milioni sulla base fissa per arrivare a 45 milioni più i bonus, l’affare si conclude. Ora bisogna vedere cosa farà l’Inter che non vuole impelagarsi in situazioni legali. Se si pensa che tutto questo, alla fine, è per 3-4 milioni di euro, se non di meno, è paradossale.
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