Accordo totale su tutto, con la società rossonera che cambia pagina e storia della stagione, con il ritorno dell’allenatore che vinse lo scudetto
Primo colpo assestato. Nella settimana che è arrivato ha già messo a segno il suo primo tassello, l’allenatore che tanto voleva e che tanto ha inseguito e che tanto inseguivano altre società come il Napoli e sotto sotto anche l’Inter. Igli Tare si presenta bene all’ambiente milanista.
Non poteva cominciare nel migliore dei modi, con tanti tifosi che sono rimasti sbalorditi dalla facilità con cui il direttore sportivo del Milan è riuscito a convincere in poco tempo il tecnico senza farlo aspettare per il Napoli e altre squadre. Una scintilla tra i due era scattata già qualche settimana fa, quando ancora Tare non era nemmeno un dirigente rossonero.
I piani e le ambizioni convergono da entrambe le parti anche perché Allegri non è un professore di calcio, ma fa le cose semplici e fa giocare la squadra come meglio non s potrebbe perché si affida molto alla qualità dei suoi calciatori. Ed è per questo che ad esempio uno come Leao in mano ad Allegri potrebbe rinascere e trovare quella continuità che non ha mai avuto ed essere il vero punto di riferimento della squadra. Ma con lui anche Gimenez e pure Hernandez, sul quale ci sono riflessioni.
La cosa bella e super positiva del Milan è che Max sin dai primi incontri ha ribadito e sottolineato più volte che la rosa è fortissima e se dipendesse da lui, si tratterebbe di fare qualche ritocco, in difesa, dove si tenterà forte sul difensore della Lazio Mario Gila, forse sugli esterni e qualcosa in mezzo al campo dove serve uno o due giocatori di spessore, di forza e di qualità.
Da sempre Allegri ha una predilezione per Sergej Milinkovic-Savic, è quello il prototipo del giocatore che vorrebbe l’ex tecnico della Juve, una specie di Pogba anche se Tare in testa ha già alcune soluzioni. Si tratta di giocatori di talento ma anche la possibilità di riportare in Italia Milinkovic-Savic che in qualche circostanza ha espresso il desiderio di rientrare nel calcio che conta, al di là dei soldi.
Non rinuncerebbe mai a Pulisic, Allegri e sinceramente nemmeno a Reijnders che ha appena rinnovato, ma è altrettanto vero che City e Real ci stanno dietro e per lui sarebbero pronti a tirar fuori dai 70 agli 80 milioni di euro e per il Milan potrebbe essere impossibile dire di no. Ma si tenta e si lavora, ma Allegri vorrà toccare il meno possibile. E questo è un bene.
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