I veritci della società bianconera in attesa di vedere come finisce il campionato stanno portando avanti il lavoro di ristrutturazione
Tutto bene quel promette di partire bene? Sì, ma fino a un certo punto. In casa Juventus ci sono tante idee per riprendere in mano la situazione e cercare di ripartire nel modo migliore, ma non è tutto così semplice. Elkann ha capito che è necessario cambiare sì, ma riportare la Juventus allo stato primordiale, ovvero a quello stile e a quel senso di appartenenza che non c’è più o meglio non si avverte più.

I tifosi della Juventus, che sono tantissimi in Italia e nel mondo, hanno tanta delusione per quello che sta avvenendo da qualche anno a questa parte, sembra quasi che la Juventus sia diventata una squadra normale, come tutte le altre. Se non si vince, pazienza, sarà per l’anno prossimo e si viaggia in classifica senza competere per lo scudetto e andando a fare figuracce in Champions come uscire ai play-off, senza nemmeno arrivare tra le prime sedici.
E tutto fila liscio come se niente fosse. E’ questo che la gente che tifa Juventus proprio non sta mandando giù perché in società non c’è nessuno che ha quel piglio e quell’esperienza tale da poter battere i pugni e pretendere. Una volta quella maglietta bianconera pesava come un macigno e c’era una certa responsabilità, ma ora tutto appare svanito. Ed ecco perché c’è la spinta non solo a cambiare ma a fare una rivoluzione vera e propria. Ma i problemi non mancano.
Platini dubbioso, idem Del Piero Chiellini allora tenta Bonucci
Il problema che ha indotto la famiglia Eljkann a intervenire è stata la delusione per l’andamento della stagione, ma anche perché tanta gente non si riconosce più nella Juventus e in quello che un tempo rappresentava.
Ecco il motivo che ha spinto la famiglia a fare un passo indietro nel tempo e cercare qualcuno da mettere in dirigenza per dare una scossa e soprattutto per far capire a chi viene cosa significa giocare per la Juventus. Ecco cosa manca e ne sono consapevoli, solo che avrebbero ricevuto alcun dubbi dai diretti interessati.
Insomma, le idee non mancano, solo che non sembra esserci modo per metterle in pratica. Giorgio Chiellini è il nome a cui poter dare responsabilità e potere decisionale, ma non può essere solo lui. L’idea di riportare Michel Platini, dopo che è stato presente dell’Uefa e soprattutto riabilitato, è stata vista come una grande idea, ma lo stesso Le Roi non è che sia così convinto di quello che andrà a fare, ma la risposta definitiva ancora non c’è.

Chiellini ha proposto allora di parlare con i suoi due ex compagni Bonucci per primo e anche con Barzagli in modo da delineare anche una strategia legata all’intero quadro dirigenziale che vada dalla prima squadra fino al settore giovanile.
La famiglia Elkann vorrebbe riportare anche un nome altisonante che quello di Alex Del Piero, ma le risposte non sono state positive e la sensazione starebbe nella proposta che sarebbe stata fatta all’ex campione. Rivoluzione sì, ma bisogna vedere come e in che modo. E soprattutto se ci sono adesioni…