Milan-Bologna ha espresso il verdetto del campo, ma le polemiche arbitrali non si concludono subito dopo il fischio finale
Il campo ha parlato e ha sputato una sentenza che ha fatto male a molti tifosi. Il Bologna ha superato il Milan in finale di Coppa Italia ed è tornato ad alzare al cielo un trofeo dopo 50 anni di astinenza. Da una parte c’è grande gioia, il successo non scontato dopo aver salutato Thiago Motta e l’estasi sportiva per Vincenzo Italiano, su cui in pochi scommettevano a inizio anno e che, invece, ha stupito tutti.

Per la felicità da una parte, c’è chi dall’altra si lecca le ferite. Il Milan doveva portarla a casa e invece si è sciolto ancora una volta in quello che sembrava il momento migliore della stagione dei rossoneri. Furlani si è presentato ai microfoni di Mediaset dopo la partita, specificando che “la stagione è fallimentare” e mostrando tutta la delusione del club per com’è andata la partita.
Allo stesso tempo, monta la rabbia in casa rossonera per le decisioni prese dall’arbitro Mariani e dal Var, che potevano dare tutto un altro senso alla serata dello stadio Olimpico.
Il Milan recrimina per le decisioni arbitrali: cosa ne pensa Er Faina
In generale, la conduzione di gara non è piaciuta. L’arbitro non ha sempre avuto lo stesso metro di giudizio, a volte ha invertito i falli e soprattutto l’episodio che ha scatenato i tifosi è stata la gomitata di Beukema su Gabbia. Il difensore del Bologna ha mirato e colpito il diretto rivale, che è caduto a terra a palla piuttosto lontana.

Se in altre occasioni, l’ultima nella partita tra Lazio e Juventus, il Var era intervenuto, in questo caso l’arbitro non è stato richiamato. Poteva essere un cartellino rosso che avrebbe dato tutt’altro indirizzo alla finale. Sulla conduzione di Mariani, si è soffermato anche Damiano Er Faina che gli ha dedicato un post sul suo profilo X.
ER PROTAGONISTA #MilanBologna pic.twitter.com/W3R8F3PuYx
— Damiano Er Faina (@Erfaina1988) May 14, 2025
Dopo aver postato una sua foto, ha detto senza mezzi termini che ha voluto fare il protagonista. Ora, però, è già acqua passata: il Milan è chiamato a prendere scelte pesanti per il suo futuro, a partire dal nuovo direttore sportivo, dalla scelta in panchina e – solo dopo – dai nomi per rinforzare la squadra.