Inter-Barcellona è terminata con una storica vittoria dell’Inter che vale l’accesso alla finale: un protagonista nerazzurro ruba la scena
Quando si affrontano Inter e Barcellona non accade mai nulla di banale, soprattutto se si tratta dei turni a eliminazione diretta in Champions League. Stavolta le due storiche rivali europee se la sono vista in semifinale in un match epico, destinato a restare nella storia degli annali del calcio.
Dopo il 3-3 dell’andata, è arrivato un clamoroso 4-3 al ritorno dopo i tempi supplementari che è valso ai nerazzurri la qualificazione alla finale di Monaco, in programma il 31 maggio e l’eliminazione della squadra più forte al mondo in questo momento. C’è grande soddisfazione per la forza d’animo e le prestazioni della rosa, e grande gioia in tutte le componenti del mondo Inter, a partire dalla dirigenza fino ad arrivare ai calciatori.
I volti da copertina sono tanti: c’è Lautaro Martinez, che ha giocato quasi da infortunato, ha segnato e si è procurato un rigore. C’è Acerbi, che a 37 anni ha realizzato il suo primo gol europeo, quasi da bomber, all’ultimo istante. E c’è anche Davide Frattesi, che sembrava dover dire addio all’Inter a gennaio e poi si è ritrovato a segnare la rete decisiva per l’accesso alla finale. Ma non si può trascurare l’epicentro del progetto: Simone Inzaghi.
Se tra tutti si dovesse scegliere un uomo da copertina, sarebbe sicuramente il tecnico di Piacenza. Il Demone, soprannome affettuosamente attribuito all’allenatore, è riuscito a conquistare alla guida del club di Milano due finali di Champions League negli ultimi tre anni.
È un risultato storico, che lo affianca a Helenio Herrera nella storia dei nerazzurri. In più, non si era praticamente mai vista l’Inter giocare così bene e la maturità del gruppo, la voglia di non mollare, l’attaccamento alla maglia fanno capire la portata di ciò che è riuscito a realizzare l’ex Lazio.
Damiano Er Faina è da sempre un suo grande sostenitore e non ha fatto mancare il suo punto di vista sul suo lavoro. Gli ha dedicato un post, sottolineando che per lui in questo momento è “il miglior allenatore del mondo”. E vedremo se riuscirà a salire sul gradino più alto, sul tetto d’Europa.
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