Tensione e attenzione per una sfida che vale tutta una stagione e parte della storia della società nerazzurra, l’argentino stringe i denti
Una partita che vale cento partite. E’ quello che pensano i tifosi dell’Inter. E’ quello che vuole vedere negli occhi dei suoi giocatori Simone Inzaghi. E’ quello che crede fermamente anche Lautaro Martinez. Per lui, e non solo per lui, Inter-Barca è la gara per cui si potrebbe entrare nella storia non solo della società nerazzurra ma anche della Champions.
E con questo genere di premesse, l’attaccante argentino, ben guidato e stimolato da Simone Inzaghi sta facendo di tutto per non mancare all’appuntamento. E’ difficile e complicato si era detto e pensato subito dopo la gara di Barcellona, quella pareggiata 3-3, con l’argentino che era uscito perché aveva sentito il dolore e qualcosa di più. Era felice per come era terminata la gara, ma anche giù di tono perché credeva di non riuscire a recuperare.
Pensava di essersi fatto male davvero e in maniera brutta, ma gli esami hanno ridato speranza a lui, all’ambiente, ai tifosi e soprattutto a Simone Inzaghi. Il tecnico dell’Inter sa bene di cosa si parla. E’ uno che sembra un vero e proprio specialista di momenti e situazioni del genere. Giocatori che si fanno male, che non stanno bene ma che davanti ad appuntamenti importanti, il tecnico in qualche modo riesce sempre a recuperarli.
Lautaro alla fine, in qualche modo, sarà a disposizione. Probabilmente non sarà il classico “Toro”, ma sarà della partita. E ogni giorno che passa, a meno che non subentrino ostacoli e situazioni improvvise, l’ottimismo non fa che crescere. Inzaghi e Farris ne hanno viste di situazioni del genere, soprattutto con Milinkovic-Savic, con Luis Alberto e anche con Immobile che, davanti a sfide e infortuni impossibili, riuscivano a trovare il guizzo giusto.
E’ accaduto col serbo, poco prima di una finale di coppa Italia con l’Atalanta, con Milinkovic-Savic che, proprio come Lautaro, era impossibile che giocasse, ma alla fine partì dalla panchina, entra a pochi minuti dalla fine e sblocca la gara con un colpo di testa magico. Molti non riuscirono a capire come abbia fatto a recuperare così in breve tempo.
Stessa cosa Luis Alberto che aveva una caviglia grossa come un pallone, vennero pubblicate le foto, ma per Inzaghi e per la partita in questione, la Lazio giocava un derby e subito dopo una semifinale di coppa Italia, riuscì a recuperare, giocò e segnò.
Anche con Immobile capitò diverse volte, soprattutto una in Champions League dove, per via di un problema muscolare, non poteva recuperare, ma invece giocò e anche lui segnò. Girò una voce secondo cui un fisioterapista molto bravo, che non era nello staff biancoceleste, si mosse e si prese cura in pochissimo tempo di questi giocatori.
Uno dalle mani fatate. E gira voce che due giorni dopo la sfida di Barcellona e subito dopo gli esami qualcuno dalla Capitale si sia mosso in direzione Milano. Che sia una voce, una favola o chissà cosa, resta un piccolo segreto di Inzaghi, ma su Lautaro cresce l’ottimismo anche per alcune cure che sta facendo da qualche giorno. Di solito quando capitava, chi stava male, poi gioca e segna….
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