Il tecnico biancoceleste si sta giocando il suo futuro e nelle prossime gare di campionato si decide tutto, Lotito non è convinto ma attende
Non c’è un momento di respiro in casa Lazio. Nemmeno il tempo di rifiatare un momento e preparare la sfida di Empoli dopo il pareggio deludente interno col Parma che Lotito viene deriso dai suoi stessi tifosi, con una telefonata che ha fatto il giro d’Italia, dove il patron non parla bene dei suoi giocatori e dello stesso tecnico.
Mai avrebbe pensato che quella conversazione fosse irradiata e diffusa a tutti. Ma è anche da qui che molto si potrebbe intuire di quanto sta accadendo in questo ultimo periodo, o meglio da dopo l’eliminazione col Bodo. Senza parlare di un ennesimo video che ha fatto l’ex falconiere della Lazio nel quale avrebbe fatto intendere cose gravi all’interno del settore giovanile, anche se non ha portato alcuna prova. Argomenti che hanno tenuto banco e che hanno alzato un bel polverone.
Lotito ha denunciato tutti e porterà ogni questione in tribunale, ma nel frattempo c’è una stagione da concludere e un esito da aspettare per quel che riguarda il piazzamento finale in classifica. Senza avere certezze, Marco Baroni ad esempio non resterà nella Capitale, nonostante abbia fatto un cammino sin dall’inizio di notevole fattura. Anche in queste ultime giornate l’idea di poter competere per la Champions, quando nessuno se l’aspettava, è comunque ragguardevole. Ma potrebbe non bastare.
La gestione dei giocatori da gennaio ad oggi non è che sia piaciuta molto alla società, a Fabiani in primis e di conseguenza anche a Lotito. Ma il tecnico può essere artefice del proprio destino e inanellare un percorso di risultati che gli consentano di arrivare in Europa, magari la Champions, e allo stesso tempo ottenere il rinnovo di contratto che secondo molti addetti ai lavori si sarebbe guadagnato sul campo.
Dalla sua parte ci sono i risultati fatti fino ad ora anche se non garantiscono la permanenza, anche perché senza l’Europa, Lotito difficilmente lo confermerà, tanto che si vocifera di allenatori contattati come Gilardino, ad esempio, anche se non ci sono conferme. Da parte il tecnico ha guidato una squadra che ha raggiunto le 10 vittorie in trasferta.
Un traguardo importante che riuscì a Simone Inzaghi nell’anno del Covid, la stagione 2019/20, quella in cui i biancocelesti guidati da Immobile e Caicedo sfiorarono lo scudetto. E già questo traguardo è un grande obiettivo, ma ci sono anche altre due Lazio che possono essere raggiunte, o meglio una superata e l’altra agguantata.
La prima è la Lazio di Sarri del 2022/23, quella che arrivò seconda in classifica con ben 11 vittorie in trasferta ma c’è quella di Inzaghi dell’annata 2017/18, a quota 12 vittorie in trasferta. Se riuscirà a raggiungere questo obiettivo allora resterà al 100%, altrimenti saluti e baci.
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