La scelta del nuovo dirigente ma anche delle linee guida della società sono al centro di una battaglia sotterranea e decisa tra due “fazioni”
Sembrava tutto deciso. Una linea ben indirizzata e ormai verso l’ufficialità per il nuovo direttore sportivo, ad esempio, ma anche altro come il programma del futuro per i giovani della Primavera, ma anche altro. Invece tutto si è fermato all’improvviso. C’è ancora bisogno di riflettere e capire. All’esterno tanti sorrisi, ma internamente al Milan una vera e propria battaglia.
Sembrava quasi andasse tutto liscio con tutti d’accordo, ma le varie anime del Milan si sono guardate bene dal fare tutto in pace e armonia. E così quando Zlatan Ibrahimovic aveva scelto il ds nuovo, ovvero Igli Tare, con tanto di appuntamenti e incontri e perfino accordi, ecco che tutto si ferma di blocco.
E a farlo è stato Giorgio Furlani, il Ceo del Milan. Il giovane rampante che rappresenta il Fondo Elliott a cui, evidentemente, tutta questa decisione e tutto questo potere che ha l’ex attaccante svedese, non va tanto giù. E così per capire la situazione è volato fino negli Usa per incontrare Cardinale. Molti pensavano che potesse trattarsi di un’uscita di scena, in realtà c’è stata un’investitura e un rafforzamento, anche perché adesso Furlani è quello che decide e che dirà l’ultima parola.
Per il Milan era praticamente fatto tutto, con il nuovo ds Igli Tare scelto per cominciare la sua avventura. Nella settimana che precede il periodo di sosta o durante i primi giorni della sosta si doveva dare l’annuncio per il nuovo ingresso, ma Furlani, una volta avuta l’investitura da parte di Cardinale, ha bloccato ogni cosa, ma non perché a lui Tare non va a genio, solo perché vuole riflettere bene e ascoltare altre campane.
Una mossa che ha fatto infuriare Ibrahimovic che in queste cose, avendo avuto un maestro come Mino Raiola, sa bene quanto siano più efficaci se fatte con rapidità e decisione, anche per dare un segnale alla squadra chiaro e determinato,. con un nuovo dirigente pornto a mettersi accanto alla squadra. Ma il Milan, questo nuovo corso, non ha tutta questa fretta. E così tornano in ballo anche i nomi di Paratici e Berta o anche D’Amico dell’Atalanta. Una cosa che ha fatto andare su tutte le furie Ibra che, per il momento, aspetta e non dice nulla.
Nei prossimi giorni, Furlani avrà nuovi colloqui a quanto pare, pure con Paratici e fare il punto della situazione. Tutto ruoterebbe anche sul nome dell’allenatore e sulla possibilità di arrivare ad Allegri prima che la Roma (che ci sta molto forte) possa formalizzare e non dare più la possibilità di avvicinarsi. E così si attende prima di decidere, soprattutto e solo sul nuovo diesse. Per tanti potrebbe essere solo l’ennesimo dispetto verso Ibra che, tirando troppo la corda, potrebbe prendere e salutare tutti.
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