La società partenopea resta forte su Garnacho ma l’operazione non è semplice e quindi si guarda attorno e tra questi c’è il biancoceleste
Senza pace. Sembra essere in questo stato il Napoli di De Laurentiis subito dopo la cessione di Kvara e i tanti soldi incassati dal Psg. Di solito, almeno questo dice la storia recente napoletana, ogni volta che viene ceduto un gioiello al Psg, da Lavezzi a Cavani, il presidente riesce spesso a tirar fuori il coniglio dal cappello.
I tifosi del Napoli si aspettano questo o quanto meno che venga preso un giocatore di livello. Conte avrebbe chiesto Garnacho al Manchester United, ma la realtà, almeno da quello che riportano dall’Inghilterra, il club inglese non è che avrebbe tutta questa voglia, a meno che il Napoli non tiri fuori la cifra che ha appena ricevuto dal Psg.
Una cosa che non accadrà mai. O nasce una trattativa con la quale si può arrivare a un accordo in tempi breve e modalità logiche, oppure si guarda altrove e si aspetta. Ed è proprio questo quello che ha fatto De Laurentiis in persona. Già è salito in cattedra lui e di sua iniziativa personale ha chiamato l’amico Lotito.
I due, si sa, da qualche mese vanno a braccetto, soprattutto per le questioni politiche legate alla Lega Calcio, con l’ultima possibilità di far fuori il presidente appena eletto anche se secondo Lotito e De Laurentiis è stato fatto in modo non proprio legale e normativamente parlano con tanti punti oscuri. Oltre a questo però c’è il mercato e il patron del Napoli ha tentato un guizzo per Mattia Zaccagni.
Sulla proposta si sa ben poco, anche se si parla di un primo approccio sui 25 milioni più 5 di bonus e il cartellino di Ngonge. Ma La Lazio ha risposto di no, con il numero uno del Napoli che avrebbe garantito che poteva fare qualcosa di più e a breve potrebbe anche essere un’ulteriore proposta a meno che il Napoli non vada anche su altri che non siano Garnacho.
Una proposta che potrebbe anche essere di 30-35 milioni più Ngonge e se arrivasse una cosa del genere, Lotito potrebbe pensarci e verificare insieme al giocatore la posizione. C’è da dire che il giocatore non ha alcuna intenzione di lasciare la capitale dove è il capitano ma il richiamo di Conte potrebbe anche essere decisivo.
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