Dopo la vittoria sul Napoli la formazione biancoceleste sogna in grande e fa così anche il suo presidente che sorprende tutti e compra
Una Lazio che stupisce sempre di più. Non solo gioca bene, il che non guasta, ma diverte e fa sognare i propri tifosi, ma anche e soprattutto il suo proprietario, il presidente Claudio Lotito.
Durante questi primi quattro mesi di stagione, la formazione laziale è quella che è sembrata più vicina all’Atalanta, soprattutto per mentalità, carattere e gioco. Sono entrambe le squadre che meglio stanno facendo in questa patte di campionato e quelle che, per certi versi, stanno sorprendendo tutti.
Qualche parte della rosa ha delle criticità, come tutte le squadre, Baroni non si è mai lamentato anzi quando c’era da correre ai ripari ha fatto sempre di necessità virtù, tentando di attingere più che poteva ai giocatori che aveva a disposizione anche se non erano padroni di quel ruolo.
Fino ad ora ha sopperito in questo modo, anche se in questo ultimo periodo, le difficoltà non sono mancate soprattutto in mezzo al campo, con l’operazione di Castrovilli prima, la squalifica di Rovella e l’infortunio di Vecino. La sfida più importante a Napoli l’ha giocata con soli due centrocampisti di ruolo, con uno dei due Dele Bashiru che non è proprio una mezzala.
Lotito compra, pronto Belahyane ma non solo
Il patron aveva garantito a Baroni che avrebbe acquistato qualcuno a gennaio se solo lo avesse chiesto e pare che il tecnico almeno un centrocampista di ruolo lo voglia. E il patron ne prenderà uno giovane e forse è entrato nell’ordine dell’idea di prendere anche un difensore centrale. Entrambi del 2004.
“Non voglio dare obiettivi. Gli obiettivi non si annunciano, si centrano. Non ho mai fatto proclami ma ho cercato sempre di parlare attraverso i risultati. Dico sempre che bisogna dare risposte alla gente. Abbiamo una delega in bianco e dobbiamo restituire qualcosa al tifoso, che deve essere orgoglioso”, spiega Lotito.
Se Baroni è un combattente? Sì, ho posto un problema estetico edonistico. La cosa importante è non esaltarsi mai e restare umili sempre. I successi arrivano grazie a quattro prerogative: spirito di gruppo, spirito di sacrificio, umiltà e determinazione. Ci deve essere ferocia agonistica, tutti insieme dobbiamo raggiungere l’obiettivo”.