Paulo Dybala saluta la Roma: è stato scelto il suo sostituto, Daniele De Rossi può esultare, è perfetto per il suo 4-3-3
Tre acquisti fin qui, tutti di livello. Le Fée ha aperto il mercato dei giallorossi, una pedina voluta dal tecnico De Rossi per rinforzare la mediana, poi Soulé e Dovbyk per potenziare l’attacco, il reparto che più di ogni altro necessitava di colpi in entrata. D’altronde Lukaku non è stato riscattato dalla Roma e De Rossi necessitava di un centravanti in grado di poter garantire gol a raffica.
E così si è deciso di puntare tutto sul centravanti ucraino che, se ad Euro 2024 non ha lasciato il segno, nell’ultima Liga è stato protagonista indiscusso con 36 reti all’attivo ed il Girona spinto fino alla qualificazione alla prossima Champions League che di fatto è anche l’obiettivo della Roma per la prossima stagione.
De Rossi ha chiesto alla sua dirigenza altri rinforzi per completare la rosa ma nel frattempo può perdere una pedina fondamentale. Si tratta di Paulo Dybala che può lasciare la squadra giallorossa già nei prossimi giorni. Per l’argentino, infatti, pronta un’offerta da capogiro in arrivo dall’Arabia Saudita.
La Joya a Roma sta benissimo, è perfettamente integrato nel progetto giallorosso ed è coinvolto dal tecnico De Rossi nel nuovo corso ma sta riflettendo attentamente sul suo futuro. Dall’Arabia Saudita, come appreso dalla nostra redazione, sarebbe in arrivo una proposta da 15-18 milioni di euro l’anno.
Un’offerta che farebbe vacillare chiunque. La Roma, dal punto di vista del cartellino, ha invece le mani legate considerato come nel contratto della Joya c’è presente una clausola rescissoria. In caso di addio di Paulo Dybala, ha già pronta l’alternativa. Si tratta di Federico Chiesa, già trattato vanamente lo scorso mese prima di virare con decisione su Soulé.
L’esterno è un vecchio pallino dell’allenatore e, dal punto di vista tattico, si sposerebbe alla perfezione con le idee che De Rossi ha in mente. Nel 4-3-3 di partenza, infatti, Chiesa può perfettamente ricoprire il ruolo a lui congeniale, quello di esterno sinistro in attacco, con Soulé sull’out opposto e Dovbyk al centro. Un tridente in grado di non temere paragoni non solo in Italia ma anche in Europa.
Dybala, invece, in un tridente sarebbe una sorta di equivoco tattico, non essendo l’esterno la posizione preferita dall’argentino. Non è un mistero che Dybala ami giocare dentro al campo, seguendo linee e traccianti centrali, più da seconda punta insomma. E, se da un lato un calciatore con la qualità della Joya impone quasi il costruire una squadra attorno a lui, dall’altro in un tridente con Soulé e Dovbyk lo si andava ad inscatolare.
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