Rafa Leao di nuovo al centro delle polemiche e delle critiche, la tifoseria del Milan si scaglia contro il portoghese
Mese di giugno dedicato agli Europei in corso di svolgimento in Germania e al calciomercato, con un calciatore, tra gli altri, protagonista su entrambi i versanti. Con pareri contrastanti come sempre, per quanto lo riguarda. Rafael Leao non si smentisce.
Il Milan ha dichiarato di voler puntare su di lui, ma i rumours sul suo futuro sono tornati a farsi sentire. Negli ultimi giorni si parla nuovamente di un tentativo dell’Al Hilal per accaparrarselo. Gli arabi vogliono mettere sul piatto una offerta considerevole sia per il giocatore che per il Milan, anche se per ora non arrivando ancora a coprire l’intera clausola da 175 milioni.
La novità è che pare che Leao stia riflettendo sull’eventualità, anche se naturalmente siamo ancora a livello di indiscrezioni. Nel frattempo, il giocatore prova a ritagliarsi momenti di gloria con la sua nazionale a Euro 2024. Ma l’inizio non è stato incoraggiante, anzi.
Nel debutto contro la Repubblica Ceca, Leao ha messo in mostra una prestazione complessivamente insufficiente, nonostante un discreto avvio di gara. Dopo qualche sgasata delle sue all’inizio, si è un po’ perso, i rivali gli hanno preso le misure e non è più riuscito a incidere.
Poco dopo l’ora di gioco è stato sostituito dal Ct dei lusitani Roberto Martinez e i cambi hanno dato il ‘la’ alla rimonta. Inevitabilmente, si sono scatenati i commenti sui social. E ancora una volta Leao non ne esce benissimo.
Ecco una carrellata di messaggi apparsi su ‘X’, in cui alcuni invocano addirittura la cessione in caso di una buona offerta: “Come mai anche in nazionale è irritante e mediocre? Non era tutta colpa di Pioli?”, “Dopo aver rivisto il solito ciondolone svogliato e mediocre Leao non giocare ma passeggiare spero che Ibrahimovic lo impacchetti e lo venda agli arabi“, “E’ un bel giocatore, ma nulla più. Nel pieno della maturità sportiva continua a offrire prestazioni “sufficienti” (a livello di attitudine) e non è mai decisivo. Non si può definire un fenomeno solo perché un paio di volte l’anno azzecca la partita”, “Per l’ennesima volta sfodera i soliti atteggiamenti strafottenti”, “Non ha voglia di vincere, quasi svogliato e che non è mai decisivo quando serve”, “E’ un giocatore pigro e non lo vedrete mai sbattersi più di tanto. Prendere o lasciare”.
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