Il gol di Francesco Acerbi, che ha aperto le marcature in Roma-Inter, continua a far discutere: la dichiarazione in live colpisce anche De Rossi
L’Inter corre e sembra essere inarrestabile, anche perché in una delle partite più difficili della sua stagione, è riuscita a tornare dall’Olimpico a Milano con tre punti importantissimi che, dopo il ko della Juventus contro l’Udinese, hanno creato una voragine di almeno sette punti sulle dirette rivali.
Il match di sabato alle ore 18, però, continua a far discutere e soprattutto il gol di Francesco Acerbi che ha aperto le marcature. Dopo il colpo di testa del centrale, finito dritto all’angolino, c’è stato un controllo Var molto lungo che è terminato con l’assegnazione della rete. A finire sotto l’esame attento degli arbitri è stata la posizione di Marcus Thuram, oltre la linea, ma non influente nell’azione e soprattutto per il lavoro di Rui Patricio.
La decisione è stata giudicata da tutti con parere positivo, anche da Daniele De Rossi, che con molta sportività ha ammesso che “non è mai fuorigioco, per me un gol così va convalidato”. Poi ha aggiunto che il regolamento va riscritto, ma quella è un’altra storia. Intanto, Daje Ale è andato anche contro il suo stesso allenatore – che sta difendendo e supportando a spada tratta – nella valutazione dell’episodio.
Daje Ale si schiera sul gol di Acerbi: “Era da annullare”
In diretta su Controcalcio, ha analizzato l’episodio in maniera certosina: “Fidatevi di me. Quando Acerbi colpisce il pallone, Mancini va lì per andare a difendere su Thuram e di conseguenza il francese è influente nell’azione”. Le sue parole vengono accorte con favore da Luca Cohen, che carica ancora di più Daje Ale: “Mancini copre la visuale a Rui Patricio per andare a difendere su Thuram che è in fuorigioco”.
Enerix va a nozze con le dichiarazioni del romanista e mostra un fermo immagine in cui si vedono affiancati Thuram, Rui Patricio e Mancini, un po’ come ha descritto poco prima Alessio Manieri. Daje Ale, a questo punto, può concludere: “Questo gol era da annullare”.
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In realtà, le cose stanno in maniera un po’ diversa. Si deve valutare la posizione dell’attaccante rispetto all’estremo difensore giallorosso e non impalla nessuna visuale, anzi esce dal suo raggio visivo con il corpo. Annullarlo sarebbe stato un po’ troppo severo, ma l’episodio resta al limite e ci possono essere valutazioni diversi. Poi conta sempre quella dell’arbitro e va accettata.