Un altro grave lutto si abbatte sul calcio italiano, già scosso dalla scomparsa di tanti suoi miti: si ammaina la bandiera del club
Si è solito credere che le fortune di un club siano legate alle prodezze in campo dei calciatori e alle alchimie tattiche di chi li guida dalla panchina.
Errore madornale: un club è un microcosmo in cui diverse professionalità contribuiscono ai suoi successi. Professionisti, come, ad esempio, i direttori sportivi, che lavorano nell’ombra, dietro le quinte ma il cui contributo è fondamentale per tagliare i traguardi che un club si prefigge.
Ecco perché non è affatto esagerato dire che con l’ultimo della lunga scia di lutti che ha funestato il calcio italiano scompare un’autentica bandiera del club.
Il calcio catanese è in lutto per la scomparsa di Enzo Nucifora, storico direttore sportivo dell’Atletico Catania, morto a San Benedetto del Tronto all’età di 78 anni. A dare la triste notizia è stato proprio l’Imesi Atletico Catania 1994 con un toccante post sul suo account Instagram: “Ci ha lasciati Vincenzo Nucifora, ex direttore sportivo del club atletista. A causa di un brutto male si è spento a San Benedetto del Tronto dove viveva da molti anni“.
Avvocato, messinese di nascita e una lunghissima esperienza nel mondo del calcio impreziosita da apprezzabili risultati in ogni piazza in cui ha lavorato, Enzo Nucifora è stato tra i protagonisti dell’indimenticabile stagione 1996-97 dell’Atletico Catania, quella, con lo svizzero Roberto Morinini in panchina, del record del minor numero di gol, 15, subiti tra tutte le categorie professioniste e della promozione in Serie B persa ai play-off contro il Savoia di Torre Annunziata.
Ricordi indelebili, quindi, legano la società atletista al direttore Nucifora, uomo di grandi doti professionali e umane – come testimonia il suo profondo legame con il patron atletista Franco Proto, con Damiano Proto e con Carmelo Seminara – che nella sua lunga carriera sportiva ha messo la sua competenza a disposizione di club importanti come il Messina, la Sambenedettese, con la quale ha ottenuto la prima di otto promozioni, l’Ancona, il Chieti, il Pescara, l’Avellino e il Lanciano, due anni fa, sua ultima e breve esperienza.
Di conseguenza, non solo la società Imesi Atletico Catania 1994, e in particolare i dirigenti Franco Proto, Damiano Proto e Carmelo Seminara, ma anche i tifosi atletisti e quelli di ogni fede calcistica si uniscono al dolore della compagna Patrizia e dei suoi familiari.
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