Le diffide per la Supercoppa hanno animato uno scontro molto accesso nelle ultime ore: è successo tutto in diretta
La Supercoppa italiana è terminata e alla fine a gioire è stata l’Inter, almeno per quella sera. I nerazzurri contro il Napoli avevano praticamente tutti gli effettivi a disposizione, oltre a qualche acciacco e Cuadrado, che starà ancora per mesi ai box.
Non avrà la stessa fortuna contro la Fiorentina, in un match decisivo per la corsa scudetto della Beneamata, con la Juventus che rischia di scappare via. Eppure, proprio per colpa del primo trofeo stagionale, contro la Viola non ci saranno né Calhanoglu, né Barella. I due perni del centrocampo di Inzaghi erano diffidati e sono stati ammoniti, il turco già in semifinale – poi ha replicato anche in finale, ma era già out -, il sardo contro il Napoli.
Sono due assenze pesanti per il tecnico piacentino e che hanno riacceso i fari su una regola che proprio non è piaciuta: contare le ammonizioni in Supercoppa come fossero in Serie A. A farne le spese ora sarà l’Inter, e potrebbe essere pesante per il suo campionato, ma essere sotto accusa è un intero sistema. La polemica è arrivata anche in diretta su Controcalcio, dove in realtà c’è stato uno scontro aperto sul tema.
Lo scontro sulle diffide in Supercoppa accende la live
Sul ring ci sono, a colpi di parole e insulti, Augusto Sciscione, da una parte e Damiano Er Faina dall’altra. Sulle diffide proprio non riescono a trovarsi e non si tarda a capirlo. Coccia inizia: “Mancini prende tre giornate in Coppa Italia, ma potrebbe essere che la Roma fa una partita in Coppa Italia l’anno prossimo”. Ma Giggiolus lo interrompe: “Eh vabbè, salterà quelle degli anni dopo”.
A questo punto, il padrone di casa perde la pazienza: “Per come la vedo io, la Supercoppa deve essere una competizione a parte“. Sullo sfondo, però, Sciscione continua a ribattere, anche con parole forti, fino a che Faina non aggiunge: “Allora chi viene ammonito in campionato non può giocare la Champions League”.
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Giggiolus non molla: “È una pazzia perché il campionato e la Coppa Italia danno la determinazione di quella che è la Supercoppa“. E Damiano, ancora: “No, no, no“. Tra un ‘capra‘ e l’altro, siamo arrivati alla conclusione: la pensavano in maniera opposta.