Torna la peste nel calcio, l’annuncio è clamoroso. Un giudizio durissimo, che non ammette repliche. Il mondo del calcio parla del suo futuro.
E’ lunedì 19 aprile 2021 quando 12 club europei hanno annunciato la nascita in una nuova competizione infrasettimanale che si andrà a sovrapporre alla Uefa Champions League. I club che hanno aderito al progetto sono: Juventus, Milan, Inter, Manchester United, Manchester City, Arsenal, Tottenham, Liverpool, Chelsea, Real Madrid, Barcellona ed Atletico Madrid.
Le reazione all’annuncio della nascita della Superlega da parte della Uefa, dei club non aderenti al progetto Superlega, di larga parte dei tifosi e della stampa è stato durissima.
Passano poche ore ed è arrivato il primo ‘ripensamento’, quello del Manchester City. A ruota sono ritornati sui loro passi tutti gli altri club della Premier League. A stretto giro di posta sono arrivati anche i ‘pentimenti’ di Inter, Milan e Atletico Madrid. Soltanto Real Madrid, Barcellona e Juventus hanno proseguito nel loro intento.
La Juventus, però, ha rinunciato al progetto della Superlega solo nel 2023, per non incorrere in ulteriori sanzioni da parte della Uefa dopo l’Inchiesta Prisma.
Giovedì 21 dicembre 2023 la Corte di Giustizia europea ha emesso la sentenza sul ricorso presentato dalla Superlega contro il presunto abuso di potere di Uefa e Fifa. La sentenza è chiara ed è contro le norme di Uefa e Fifa che richiedono l’approvazione preventiva delle competizioni di calcio tra club, come la Superlega.
Tanti i commenti che sono seguiti alla sentenza della Corte di Giustizia europea. Urbano Cairo, presidente del Torino, ha rilasciato alcune dichiarazioni in proposito.
Il presente del Torino, Urbano Cairo, ha espresso la sua opinione riguardo la sentenza dello scorso 21 dicembre sulla vertenza Superlega-Uefa-Fifa. Le sue parole non lasciano adito a dubbi.
In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, e ripresa parzialmente da Sportmediaset il numero uno granata ha emesso il suo giudizio tranciante sul progetto denominato Superlega: “Ho seguito dall’inizio, da due anni e mezzo fa, la vicenda della Superlega e da uomo di calcio e di sport ero e sono totalmente contrario. L’ho sempre reputata, e la reputo tuttora, una cosa da rifuggire come la peste“.
Un calcio che, sempre secondo il presidente del Torino, che tornerebbe ad un’epoca paragonabile al 1700, prima della Rivoluzione francese, quando i nobili avevano “diritti divini“. La nobiltà del calcio contro la restante ‘plebe’. Ipotesi assolutamente inaccettabile per Urbano Cairo.
La sentenza della Corte di Giustizia europea ha comunque scavato un profondo fossato tra coloro che difendono ad oltranza lo ‘status quo’ del calcio e coloro che, invece, brindano al nuovo che avanza, o che dovrebbe avanzare. Non tarderanno ad arrivare altri commenti, anche di opposto colore.
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