Il totem svedese, ormai ad un passo dal suo ritorno al Milan, potrebbe ‘scalzare’ Pioli dalla panchina: lo scenario
Prima un colloquio informale, coinciso con la visita a Milanello dell’ex attaccante svedese subito dopo la scoppola rimediata dall’Inter nel derby. Poi le partite vissute da spettatore interessato a San Siro. Successivamente, proprio a ridosso dell’importante sfida di Champions col PSG del 7 novembre, l’incontro formale con Gerry Cardinale, in un noto albergo milanese, che avrebbe dovuto sancire ufficialmente il grande ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan.
Passato ormai oltre un mese dall’incontro del patron italo-americano con l’ex fuoriclasse scandinavo, tutto tace sul fronte del possibile annuncio dell’inizio della collaborazione tra il club rossonero e Ibra. C’è chi parla di un ruolo da super consulente a fianco del numero uno di RedBird, e chi di un compito di direttore dell’area sportiva. Una figura simile a quella ricoperta da Giuntoli alla Juve, ma senza specifici compiti operativi di mercato.
Per questi infatti, basterebbe l’organigramma lanciato a giugno, con Furlani amministratore delegato, D’Ottavio ds e l’abile Geoffrey Moncada come capo dell’area scout. Ci sono però, rispetto allo scorso novembre, i verdetti che sta rilasciando il campo. Che parlano di un Milan in netta difficoltà, quasi fuori dalla Champions League e in ritardo di 9 punti dall’Inter capolista e di 7 dalla Juve seconda. Le circostanze potrebbero agevolare il ritorno di Ibrahimovic sotto un’altra veste.
Ibra in coppia con Abate: ecco perché Pioli trema
A tal proposito, il giornalista di ‘Repubblica’ Enrico Currò ha lanciato nell’etere quella che solo all’apparenza sembra una provocazione, dato che invece potrebbe essere un’indiscrezione vera e propria.
“Ibrahimovic è sempre più vicino al secondo ritorno: come dirigente mascherato da superconsulente di Cardinale o come dirigente vero e proprio. O magari da Dt, che potrebbe voler dire allenatore in pectore in tandem con Abate“. Queste le parole di Currò affidate alla versione on line del quotidiano.
Non è affatto la prima volta che il nome di Ignazio Abate, brillante tecnico della Primavera del Milan, viene accostato alla direzione della prima squadra in luogo di Pioli. Gli ottimi risultati dell’Under 19 rossonera, calata solo quando alcuni elementi – tra cui Camarda e Simic – sono stati aggregati ai ‘grandi’ a causa dell’emergenza infortuni, hanno fatto schizzare le quotazioni di una soluzione interna ai problemi della direzione tecnica del Milan.
Pioli non gode più della totale fiducia dell’ambiente, anzi. Molti tifosi vorrebbero un suo allontanamento, pur essendo consapevoli che, con la stagione ormai avviata da un pezzo, nessun grande allenatore libero su piazza prenderebbe il Milan in corsa. Ma un Abate, affiancato da una leggenda come Ibra, potrebbe essere una soluzione gradita alla piazza.
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