Il Napoli aspetta il rientro di Victor Osimhen: come sta l’attaccante nigeriano e quando potrebbe tornare definitivamente a disposizione
I campioni d’Italia hanno grande voglia di tornare in campo dopo la sosta per le Nazionali e lo faranno con rinnovate ambizioni e consapevolezze.
Dopo lo scudetto vinto tra lo spettacolo, gli elogi e i record nella scorsa stagione, il gruppo non è cambiato più di tanto, a parte l’addio di Kim Min-Jae. Eppure, le risposte sul campo sono state completamente diverse: quella brillantezza tecnica, la velocità d’esecuzione e il gioco accerchiante sono state sostituite dalla ricerca ossessiva della profondità, marchio di Rudi Garcia, e le cose non hanno funzionato. Ora, però, è il momento di dimostrare le reali potenzialità del gruppo e l’arrivo di Walter Mazzarri in panchina, uomo scomparso dal grande calcio ma che conosce bene la piazza, dovrebbe servire proprio a questo, almeno nelle intenzioni di Aurelio De Laurentiis. Il calendario non aiuta – Atalanta, Real Madrid, Inter e Juventus sono le prossime avversarie -, ma il recupero del calciatore simbolo del terzo scudetto sicuramente sì. L’ambiente Napoli non sta più nella pelle per il rientro del bomber che aveva subito una lesione di medio grado al bicipite femorale della gamba destra. Tradotto: una prognosi di almeno 40 giorni, ma ora il tempo sta per scadere.
Osimhen proverà a esserci già contro l’Atalanta
Nelle ultime ore l’attaccante ha accusato una fastidiosa influenza che ha ulteriormente rallentato il suo percorso. Non si tratta di nulla di grave, per cui nelle prossime ore inizierà un nuovo ciclo di terapie che saranno fondamentali per il suo ritorno in campo.
Lo staff medico del Napoli vorrebbe metterlo a disposizione di Mazzarri già per il match contro la Dea, decisivo per la rincorsa dei partenopei alle prime posizioni in classifica. C’è anche un fronte più attendista che non vuole rischiare ricadute e, quindi, procederà con cautela. È probabile che, se tutto andrà per il meglio, Osimhen tornerà tra i convocati proprio contro i nerazzurri, ma difficilmente verrà rischiato dal primo minuto. Avrà a disposizione uno spezzone che gli permetterà di riprendere confidenza con il campo, prima dei prossimi decisivi appuntamenti in Serie A e in Champions League. Il nuovo allenatore proverà a esaltare le sue qualità esattamente come aveva fatto con Edinson Cavani: il bomber nigeriano è fermo a sei gol fatti in otto partite, ma ora scalpita ed è pronto ad arricchire il suo bottino personale.