Le polemiche tra Romelu Lukaku e l’ambiente Inter non si placano. È arrivata una nuova stoccata da Piero Ausilio all’ex bomber nerazzurro
Il calcio è fatto di amore, ma anche di tradimenti che nel football moderno sono sempre più comuni. Ne sa qualcosa l’Inter che la scorsa estate è stata protagonista della telenovela relativa il futuro di Romelu Lukaku.
Il bomber belga, dopo aver già lasciato una prima volta i nerazzurri per tornare al Chelsea, si era ridotto l’ingaggio e per mesi era andato in pressing sui milanesi per tornare. Un anno dopo, però, dovendo ripartire per Londra a fine prestito, stava già ammiccando a Juventus e Milan, mentre la dirigenza della Beneamata cercava un accordo con i Blues. Il resto è storia con l’irreperibilità del bomber, la trattativa definitivamente saltata e il trasferimento alla Roma, ancora in prestito. Al suo ritorno a San Siro, Big Rom è stato accolto nel peggiore dei modi, con 50mila fischietti pronti a destabilizzarlo e diversi striscioni pieni di insulti. Anche i suoi ex compagni in campo non erano esattamente felici di vederlo, ma in quel caso gli hanno riservato solo indifferenza. A distanza di giorni dal big match del capoluogo lombardo, non si placano le voci su quanto successo.
Ausilio non le manda a dire a Lukaku
Piero Ausilio, storico dirigente dell’Inter e uno dei implicati diretti nell’affare Lukaku, ha ancora il dente avvelenato per quanto successo in estate.
Nel corso di un’intervista a ‘Radio Tv Serie A’, ha subito specificato che non gli piace tanto parlare di quanto successo in passato, ma guardare al presente e al futuro. Ha anche sottolineato che non vuole discutere su quanto successo, ma poi non ha trattenuto una nuova stoccata nei confronti dell’attaccante: “Dico solo che devono esserci educazione e rispetto: le cose stavano andando avanti, è evidente, ma a un certo punto sono venute a mancare”. Il dirigente pretendeva il giusto trattamento per un club come l’Inter che l’ha accolto e poi gli ha permesso di tornare da figliol prodigo, prima di essere nuovamente tradito. Ausilio ha aggiunto: “Quando invece ci si nasconde o si mandano risposte tramite altre persone, si pensa a voltar pagina. Per me è un capitolo chiuso dall’8 luglio: non c’è alcun rammarico”. E ora tutti sono andati avanti, ma un po’ di rancore resta, soprattutto per quei giorni in cui Lukaku ha deciso di sparire, anziché prendersi le sue responsabilità.